martedì 15 gennaio 2013

IRON SKY (2012), Timo Vuorensola


Finlandia, Germania, Australia, 2012
Regia: Timo Vuorensuola
Cast: Christopher Kirby, Julia Dietze, Götz Otto, Udo Kier, Peta Sergeant, Stephanie Paul
Sceneggiatura: Timo Vuorensola, Michael Kalesniko


Trama (im)modesta – Anno 2018. Il presidente degli Stati Uniti, bisognoso di pubblicità e riconoscimento, manda un gruppo di astronauti di colore sulla Luna. Arrivati sul satellite, il gruppo viene aggredito da altri astronauti che rapiscono uno degli astronauti e uccidono tutti gli altri. L’astronauta viene portato alla base di coloro che si rivelano essere dei nazisti. I nazisti, infatti, dopo la Seconda Guerra Mondiale, si sono rifugiati sulla Luna, costruendo la loro razza ariana perfetta e programmando di invadere la Terra...


La mia (im)modesta opinione – Checché se ne dica, Iron Sky è un film divertente – e questo non lo si può negare. Un frullato di citazioni colte (fantastiche quelle a Il Grande Dittatore di Chaplin e alla famosa scena dello sclero di Hitler ne La Caduta di Oliver Hirschbiegel), rimandi alla cultura nazista, satira politica (la Presidente degli USA che tiene un comizio mimando i gesti scenici del Führer) e con un buon mix di puro exploitaition movie condito dalla presenza dell’inquietante e mitico Udo Kier. Tutto il film è un glorioso understatement, un assolo di buffo belcanto travestito da canzoncina pop. No, non è irriverente ai limiti della follia come ci si aspetterebbe da un God Bless America o Quella casa nel bosco, ma fa divertire, divertire eccome.


La regia è d’impronta internazionale, senza particolari impennate stilistiche, con giusto qualche riccio di visionarietà da steampunk (pensiamo a Sky Captain and the World of Tomorrow, a Matrix o alle atmosfere neogotiche di Franklyn) con ammiccamenti sparsi al film d’epoca a cui è sotteso un umorismo magari facile, ma anche di facile appeal. Il film è una gigantesca barracconata, sia chiaro, ma fa ridere per la sua mancanza di pretese – tanto brutto da essere bello, come si diceva degli atroci film del regista menagramo Ed Wood. E non che il regista stesso sia persona di gran genio: con due parodie di Star Trek alle spalle (chiamate Star Wreck) e un ruolo da frontman nella banda metallara di opaca fama Älymystö, non si può certo dire che il Vuorensola sia esperto di gran cinema.


Il film piace, però, fa ridere, è bello: dalla Presidentessa USA simil-Sarah Palin venata a tratti dal vecchio George Bush, all’assistente dispotica Vivian che fa il verso a Hitler e si concia come una supereroina anni ’80 per andare nello spazio a uccidere nazisti (!), i comprimari che riempiono le scene di questo film sono semplicemente meravigliosi. Film macchiettistico? Senza dubbio alcuno. Esagerato? Grossolano? Pomposo? Non credo, solo ben scritto e decorosamente diretto ma molto, molto divertente – ma mai graffiante. A un film così, del resto, non mi sentirei di chiedere di più, specialmente con la spazzatura che gira per le nostre sale cinematografiche (vedi, i film di Adam Sandler, che ormai gratta solo il fondo del barile).


Se ti è piaciuto guarda anche... – La tamarreide cinematografica Sky Captain and the World of Tomorrow (2004) di Kerry Conran, accoppiata all’improbabile Fascisti su Marte (2006) di Corrado Guzzanti e Igor Skofic. Abbiamo poi il Bastardi senza Gloria (2009) di Quentin Tarantino, il gran classico I ragazzi venuti dal Brasile (1978) di Franklin J. Schaffner, lo scultissimo Ilsa: la belva delle SS (1975) di Don Edmonds, Il Portiere di Notte (1971) di Liliana Cavani e Salon Kitty (1976) del mitico satiro Tinto Brass.


Scena cult – Il discorso al presidente della nazista Renate.

Canzone cult – Non pervenuta.

4 commenti:

  1. Concordo in pieno: una baracconata, ma una baracconata con stile, e molto divertente.

    RispondiElimina
  2. a me non ha divertito un granché..
    sui nazi ha fatto molto ma molto di meglio il quentin con il da te bistrattato bastardi senza gloria ;)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Mannò, Bastardi senza Gloria rimarrà sempre una delusione cocente. Quentin ha recuperato sì ma fra Kill Bill e Django Unchained, i Bastardi fanno davvero un'ingloriosa figura.

      Elimina

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...