USA, 2012
Regia: James
McTeigue
Cast: John
Cusack, Luke Evans, Alice Eve, Brendan Gleeson, Kevin McNally
Sceneggiatura: Ben Livingston, Hannah Shakespeare
Trama (im)modesta – 1849. Edgar Allan Poe, ormai impoverito
e solitario, vive di stenti ed è preda dell’alcolismo. Quando però la città
viene scossa da due omicidi che ripercorrono le dinamiche del racconto I
delitti della Rue Morgue, l’investigatore Fields decide di includere Poe nelle
indagini, essendo lui l’autore di quel racconto. È così che Poe si ritrova
invischiato fra le maglie di un piano diabolico di un assassino che lo vuole
distruggere. Gli omicidi continuano, ma quando l’amata di Poe, Emily, viene
rapita, per Poe le cose si faranno davvero scottanti.
La mia (im)modesta opinione – Sarò chiaro: io non parlerò di
questo The Raven se non per stroncarlo. Ma non tutte le stroncature sono per
forza crudeli e nemmeno verso film chiaramente invalidi come questo l’animosità
di un fan deluso può essere così totale. Mi spiego meglio: Edgar Allan Poe è
uno dei miei scrittori preferiti, uno dei più grandi d’America e del mondo, e
sapevo bene che una rivisitazione in salsa detective-story della vita
dell’autore poteva essere una baracconata su moltissimi livelli. Da un punto di
vista più scontato, il film ha perso in partenza per via della trita ed
eccessiva macchinosità degli omicidi, che già azzerano la sospensione
dell’incredulità dello spettatore.
In secondo luogo, ho sempre provato una certa antipatia
verso le trasformazioni degli autori in personaggi dato che il risultato è
sempre stato approssimativo e inutilmente ruffiano. Questo è il caso di The
Raven, che dipinge un Edgar Allan Poe politicamente corretto: a partire da John
Cusack, chiaramente fuori dal physique du rôle per interpretare l’inquieto ed
emaciato scrittore, fino ai drammi vissuti in prima persona da Poe
eccessivamente ridotti e banalizzati tanto da farlo sembrare più un uomo con
molti problemi che un affetto da depressione e instabilità al punto di tentare
il suicidio solo un anno prima degli eventi che riguardano il film.
Ma nonostante tutto ciò, il film riesce a diventare un
thriller gotico tanto insufficiente quanto piacevolmente superficiale grazie
alla regia di un ottimo mestierante quale è James McTeigue (già direttore del
sommo cult V per Vendetta), alla fosca fotografia e alle buone interpretazioni,
The Raven riesce a cavarsela come godibile filmetto da serata tranquilla, come
thriller estivo che offre generosi riferimenti letterari. Insomma The Raven è
il classico film che è gradevole perché non è sgradevole. Un meccanismo
alquanto infantile, certo, ma non per questo meno funzionante. Il verdetto?
Negativo, ma più che condannare The Raven al patibolo, preferisce spedirlo
all’ergastolo.
Se ti è piaciuto guarda anche... – Oltre all’odioso
Shakespeare in Love (1998) di John Madden, la più riuscita rielaborazione di un
mito vittoriano è lo Sherlock Holmes (2009) di Guy Ritchie; c’è poi il
baraccone La leggenda del cacciatore di vampiri (2012) di Timur Bekmambetov che
vede il presidente Lincoln massacrare le legioni della notte (e resta comunque
un miglior biopic di quello di Spielberg). Edgar Allan Poe non è certo estraneo
a versioni cinematografiche che lo dipingono alle prese con gli orrori che lui
stesso ha partorito: dal Danza Macabra (1964) e Nella stretta morsa del ragno
(1971) di Antonio Margheriti al Twixt (2012) di Francisc Ford Coppola.
Scena cult – La morte di Poe, che ricongiunge fortunosamente
la finzione e la realtà storica.
Canzone cult – Non pervenuta.
Un film medio, senza infamia né lode. Potevano tranquillamente non girarlo, ma la sua esistenza non è più nociva di quella di tante altre pellicole.
RispondiEliminaUn classico caso da 'cotto e mangiato'. Peccato che tutti i thriller del genere siano una bruttissima copia del mitico Seven!
Eliminala tua mania per poe ti trasformerà mica in un nuovo joe carroll?
RispondiEliminaahaha :)
comunque sei stato troppo buono, questo film è una schifezzina, che io ho trovato recitato davvero male, ed è pure parecchio noioso...
Schifo schifo non mi ha fatto. C'è roba ben peggiore! Diciamo che è un filmetto da serata scialla.
EliminaLa tristessa. Il film dico, eh.
RispondiEliminaFa tristezza solo il trattamento che hanno riservato a Poe. Gli arrangiamenti di scrittori/filosofi in versione detective sono sempre fregature.
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