mercoledì 19 dicembre 2012

THE PERKS OF BEING A WALLFLOWER (2012), Stephen Chbosky


USA, 2012
Regia: Stephen Chbosky
Cast: Logan Lerman, Ezra Miller, Emma Watson, Nina Dobrev, Dylan McDermott, Joan Cusack
Sceneggiatura: Stephen Chbosky


Trama (im)modesta – Charlie è un ragazzo introverso che ha appena iniziato il liceo. Ancora livido e sanguinante per le ferite che si porta dentro, ha difficoltà persino a parlare alla gente e non ha amici. Un giorno conosce la coppia di fratellastri Patrick e Sam, che lo prendono sotto le loro ali e lo introducono nel loro gruppo di amici. Per Charlie inizia una nuova vita ma, mano a mano che si lega sempre di più alle nuove conoscenze, scopre che lo stesso dolore che lui sopporta, perseguita tutti gli altri. Non resta a Charlie che prendere le armi contro il suo mare d’affanni e, opponendovisi, porvi fine, non senza però uscire dalla battaglia con se stesso ancor più lacerato e pesto.


La mia (im)modesta opinione The Perks of Being a Wallflower è il più bel film sugli adolescenti che io abbia mai visto, hands down. Ne esistono altri, è vero, che riproducono con realismo estremo la vita dei giovani e dei giovanissimi, ce ne sono alcuni, diventati addirittura di culto, che sono stati elevati a simbolo di un’intera generazione; ma nessuno di tutti questi è riuscito a pugnalarmi al cuore con tanta forza quanto il film di Chbosky. La pellicola, va detto, non poteva essere più fortunata: tratta da un romanzo cult il cui autore s’è improvvisato regista e sceneggiatore, l’aderenza non tanto alla trama quanto al più sincero spirito del libro era assicurata e dunque la bellezza del film va oltre ogni travisamento. Il merito va anche al grandissimo cast di giovani promesse scelto per dare corpo ai dolenti personaggi partoriti dalla mente dell’autore.


L’adolescenza non è un bel periodo, e lo sappiamo tutti. C’è la timidezza d’affacciarsi alla ribalta della vita, l’identità che non fa che frantumarsi e collassare su se stessa, la dolorosa urgenza di vivere che cela una nuova consapevolezza che, in futuro, nella senilità, diventerà l’ormai famosa partita a scacchi con la morte; c’è il dolore, dovunque. E però questo significa crescere, perché per ogni gioia che riusciamo a cavare dall’esistenza, dieci nuove sofferenze sbucano fuori, a volte lasciandosi dietro cicatrici insanabili. La follia ci guarda da dietro ogni angolo coi suoi occhi sporgenti, ed è solo il nostro riflesso allo specchio. E questi sono i protagonisti della pellicola/opera letteraria di Chbosky: ragazzi comuni che, come ogni altro, scoprono ogni giorno nuove crepe nel loro volto e si sentono un rivoltamento nello stomaco, non sapendo se si tratti d’indigestione, nausea o inedia.


Gli aspetti dell’adolescenza che il film annovera non sono tutti, non siamo certo davanti all’enciclopedia del cuore di un giovane, ma la rassegna è forse delle più complete e dettagliate. Non starò qui a elencarvi protagonisti con relativi problemi, guardate il film e tutto sarà spiegato. Titanici sono certamente gli attori. Prima di tutto il sorprendente Logan Lerman, che aveva iniziato con film molto di facile consumo ma s’è rivelato uno dei visi outsider più sorprendenti della nuova generazione di Hollywood; abbiamo poi Ezra Miller, un tipo che è saltato al primo posto della mia classifica degli attori di culto al suo primo film, che si rivela essere sempre una spanna sopra metà di tutti i suoi colleghi, e che finalmente è relegato in ruolo non da psicopatico. E infine Emma Watson, radiosa, bellissima, passata con disinvoltura da Harry Potter a film, come questo, di grandissimo spessore con un’eleganza da far paura. È, senza alcun dubbio, la nuova Natalie Portman.


Ma oltre al principale trio d’attori e al cast di contorno, bravo ma dimenticabile, il film più che brillare, splende grazie a uno script che è l’apoteosi del teen movie, non solo densissimo a livello narrativo ma anche a livello artistico e letterario, ornato di frasi e battute di culto come la stupenda citazione al The Rocky Horror Picture Show, sposate a sequenze da far commuovere. Incredibile come il regista/autore/scrittore sia stato capace di manipolare la cinematografia riuscendo, nell’ultima mezz’ora di film a passare da un registro quotidiano a soluzioni freddamente visionarie, che non saprei nemmeno ricollegare all’esperienza di registi precedenti. The Perks of Being a Wallflower, lo ripeto, è il miglior film sull’adolescenza mai girato, insieme a pochi altri che più sotto elencherò, a uso dei Pazienti Lettori. Il miglior film dell’anno? Purtroppo no, esistono produzioni di gran lunga più ricche e sorprendenti, ma rientra a buon diritto nella top ten dei cult dell’anno che sta per passare e assolutamente nel gotha dei miei film preferiti di sempre.


Se ti è piaciuto guarda anche... – Arduo compito, quali sono i migliori film sull’adolescenza mai girati? Il primo, il più viscerale e lirico è certamente l’immortale The Dreamers (2003) di Bernardo Bertolucci, abbiamo poi lo sconvolgente Kids (1995) di Larry Clark. Poi c’è il capo dei capi Donnie Darko (2001) di Richard Kelly, il capolavoro Il giardino delle vergini suicide (1999) di Sofia Coppola, intossicante mescolanza di macabro candore e disperato inno alla morte; il Thirteen (2003) di Catherine Hardwicke, il sublime Stand By Me (1986) di Rob Reiner, Lasciami Entrare (2008) di Tomas Alfredson e i capolavori di Gus Van Sant: Elephant (2001) e Paranoid Park (2007).


Scena cult – Lo spettacolare finale, il commovente dialogo sull’amore fra Ezra Miller e Logan Lerman e il primo bacio di Charlie.

Canzone cult – La colonna sonora del film è spettacolare. Pezzo fortissimo è la Heroes di David Bowie.

10 commenti:

  1. Risposte
    1. Non metterlo in lista: guardalo subito. Un film così non merita d'aspettare.

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  2. visto...
    gran film, davvero bello!
    ezra miller è fenomenale, a questo punto lo vedo come nuovo heath ledger.
    emma watson non so se è la nuova natalie portman, però qui è capace di illuminare la scena.
    ottimo poi l'utilizzo della colonna sonora, che riesce a far suonare per nuovo un pezzo classico come heroes.
    era da un po' che non si vedeva un film teen così ispirato

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    1. Speriamo che di Ledger non faccia la fine! Comunque Miller sarà al fianco della Mia Wasikowska per Madame Bovary, insomma moltissima roba!
      La Watson è fenomenale e pure Logan Lerman è bravissimo. Le citazioni al Rocky Horror, poi...
      Per me è stato proprio emozionante, sarà che sono ancora giovine.

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  3. Non male, a tratti mi ha ricordato C.R.A.Z.Y.. Belle citazioni e ottime prove dei protagonisti.

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    1. C.R.A.Z.Y. è stato sicuramente una delle fonti d'ispirazione per la trascrizione del libro in cinema. Del resto da un gran film può venire solo un gran film.

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  4. Condivido in pieno: sono rimasto folgorato. a breve la mia recensione carica d'amore. P.s. Emma Watson, che tu hai definito nuova Portman, sarà tra l'altro tra gli interpreti del nuovo film di Black Swan Aronofsky o come cacchio si scrive e al suo fianco sai chi ci sarà, tra gli altri? Logan Lerman! Non vedo l'ora di rivederli insieme!

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    1. Sono contento: le nuove generazioni di attori di Hollywood sono sempre più capaci e talentuose!

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